lunedì 6 settembre 2010

I metodi della psicologia

In che senso la psicologia è scienza? La "scienza" consiste nel tentativo di dare risposta a particolari domande attraverso la raccolta e l'analisi sistematica di dati osservabili da chiunque.

La storia del Bravo Hans e la morale che ne deriva
Germania, inizio XX sec., Bravo Hans, un cavallo divenuto famoso per la capacità di rispondere alle domande.

Il mistero
Il pro  prietario di Hans, signoer von Osten, era convinto che i cavalli avrebbero dimostrato un'intelligenza pari a quella degli uomini,se avessero potuto ricevere un'educazione adeguata. Per far ciò dedicò quattro anni della sua vita ad impartire ad Hans il tipo di educazione che ricevevano i ragazzi a quel tempo. Metodo: partire da prioblemi semplici per introdurne via via di piu complessi, ricompensando  e facendo complimenti ad Hans. Insegna ad Hans un codice in cui le lettere dell'alfabeto erano tradotte in colpi di zoccolo o a rispondere "si" o "no" con la testa. Dopo quattro anni hans era in grado di rispondere a qualsiasi domanda e fù oggetto di esame da parte di zoologi e psicologi, i quali, conclusero che non si trattava di alcuna truffa, il cavallo rispondeva anche in assenza del padrone.

La soluzione
Con lo psicologo Oskar Pfungst crollò il mito. Egli ipotizzò che Hans rispondeva ai segnali visivi prodotti dalla persona e non dalla conoscenzaq delle risposte, infatti, posti dei paraocchi al cavallo o anche in presenza di persone che non conoscevano le risposte, Hans non era in grado di rispondere.

Fatti, teorie ed ipotesi
Un fatto (oppure fenomeno o informazione) è un'affermazione oggettiva che viene assunta come vera. Una teoria è un'idea (o modello mentale) che si propone di spiegare fatti esistenti e di trarre previsioni circa nuovi fatti  che potrebbero essere scoperti. Qualsiasi previsione circa nuovi fatti formulata in base a una particolare teoria è definita ipotesi.

La morale della storia
Tre lezioni specifiche circa la ricerca scientifica:
- Scettiscismo. Grazie all'atteggiamento scettico dello psicologo Pfungst si riuscì a trovare una spiegazione concreta al fenomeno. Uno scienziato dovrebbe sempre cercare di provare la falsità delle proprie teorie, solo no si trovasse nessun errore si può considerare la validità di una teoria.
- Osservazione attenta in condizioni controllate. Pfungst risolse il mistero del Bravo Hans, isolandole condizioni in cui il cavallo era in grado o no di rispondere correttamente, registrando la percentuale di risposte in condizioni diverse; da questi potè capire che il cavallo rispondesse a segnali visivi inconsapevoli.
- Effetti delle aspettative dell'osservatore. Spesso lo sperimentatore comunica involontariamente al soggetto le proprie aspettative su come dovrebbe comportarsi.

I diversi tipi di strategie di ricerca
Per classificare le diverse strategie di ricerca si può considerare la distribuzione lungo tre dimensioni:
Una è data dall'impostazione della ricerca, che determina tre tipi fondamentali di studi: sperimentali, di correlazione e descrittivi. La seconda è il setting, ovvero il contesto ambientale in cui si conduce la ricerca, che può essere divisa in studi di laboratorio e studi sul campo. La terza è data dal metodo di raccolta dei dati, che si divide in autodescrizione e osservazione. Esistono, quindi, 12 tipi di studi, ciascuno definito da una specifica combinazione tra impostazione, metodo di raccolta dei dati e setting della ricerca.

L'impostazione della ricerca (tabella 2.1)
Gli studi sperimentali
Approccio più diretto ed in grado di fornire risultati definitivi. Variabile indipendente: s'ipotizza l'effetto causale sulla variazione della variabile dipendente. Scopo: capire quanto la variabile dipendente sia influenzata dalla variabile indipendente. Esperimento: procedura con la quale si manipolano le variabili indipendenti per poi osservare le variazioni delle variabili dipendenti. Esperimento entro soggetto: le differenti condizioni della variabile indipendente si applicano allo stesso soggetto (es: Hans). Esperimento di Alberto Di Mascio. Persone affette da depressione profonda divise in quattro gruppi a caso, sottoposti a trattamenti differenti: trattamento farmacologico e psicoterapeutico, trattamento solo farmacologico, trattamento psicoterapeutico, nessun trattamento. Dopo 16 settimane viene calcolato il livello dell'umore. Questo è un esperimento fra gruppi, perchè le manipolazioni della variabile indipendente sono applicate a gruppi di soggetti. I risultati migliori emergevano quando veniva applicata la terapia farmacologica abbinata a quella psicoterapeutica, mentre i peggiori, quando non veniva applicato nessun trattamento.

Gli studi di correlazione
Gli studi di correlazione si attuano quando non è possibile effettuare un esperimento, ovvero, quando non si può esercitare alcun controllo sulle variabili e si studia la relazione tra esse. Studio di correlazione: ricerca in cui lo sperimentatore non manipola alcuna variabile ma osserva due o più variabili per scoprire se sono tra loro in relazione. Consentono di formulare previsioni, ma non possono far capire se il cambiamento di una variabile sia la causa del cambiamento dell'altra. Esempio: il comportamento autoritario, autorevole o permissivo dei genitori influenza l'educazione del figlio o viceversa?

Gli studi descrittivi
Lo studio descrittivo si basa sulla descrizione del comportamento di un singolo individuo o di un gruppo, senza analizzare le relazioni fra le variavili. Esempi: indagini per determinare quanti membri di una data comunità siano affetti da un disturbo mentale; studio descrittivo della sequenza di movimenti durante il comportamento di corteggiamento delle anatre.

Il setting della ricerca
In uno studio di laboratorio i soggetti vengono esaminati in un'area progettata per facilitare la raccolta di dati o il controllo delle condizioni ambientali. Pro: raccolta dati in condizioni controllate e uniformi; contro: l'artificiosità può non far trasparire le informazioni che si cercano. Gli studi non condotti in laboratorio, ovvero, studi sul campo. Esperimento sul campo: manipolando alcuni aspetti dell'ambiente naturale in modo da controllato.

I metodi di raccolta dei dati
- Metodi di autodescrizione: sono i soggetti stessi a fornire una descrizione o una valutazione del proprio comportamento e stato mentale. Vengono raccolti dati non accessibili all'osservazione diretta, ma la validità di questi è limitata. Attraverso questionari, nei quali bisogna barrare gli item oppure rispondere alle domande. Attraverso intervista, in cui il soggetto descrive se stesso a voce; è altamente strutturata se ci sono delle domande rigidamente stabilite, è poco strutturata se possono essere create altre domande in base alle risposte del soggetto.
- Metodi di osservazione: il ricercatore osserva e registra il comportamento che vuole studiare.
- Osservazione naturalistica: il ricercatore evita di inteerferire con il comportamento del soggetto osservando a distanza o di nascosto. Ricava informazioni spontanee, però i tempi sono molto lunghi.
- Test: il ricercatore sottopone il soggetto a stimoli o a problemi da risolvere. Sono comodi, ma artificiosi e non sempren chiara la relazione tra i loro risultati e comportamenti nella vita reale.

I metodi statistici usati in psicologia
I dati, una volta raccolti, devono essere elaborati e interpretati. Esistono due metodi: metodi descrittivi, mediante i quali è possibile rappresentare insiemi di dati. Metodi d'inferenza statistica, che permettono al ricercatore di stabilire il grado di ceertezza con cui può trarre dai dati specifiche conclusioni (inferenze).

Metodi statistici descrittivi
Come si descrivono la tendenza centrale e la variabilità di un insieme di dati numerici
Nei metodi statistici descrittivi sono comprese le procedure che possono rappresentare un insieme di dati numerici. Media: media aritmatica. Mediana: valore centrale di un insieme di dati ordinati in ordine crescente e decrescente. Media e mediana esprimono la tendenza centrale di un insieme di valori. In alcuni casi, è necessario descrivere anche la variabilità di un insieme di dati. La variabilità esprime il grado co cui i valori differiscono tra loro o rispetto alla media. Il parametro statistico più usato per calcolare la variabilità è la derivazione standard. che si calcola tramite una formula che tiene conto della differenza tra ciascun valore e la media.

Come si scrive una correlazione
Negli studi di correlazione si analizzano due o più variabili per scoprire se hanno tra di loro relazione. E' possibile stimare la forza e la direzione della correlazione tramite il coefficiente di correlazione, che si calcola tramite una formula; il valore varia tra +1.00 e -1.00. Il segno indica la direzione (positiva o negativa). Una correlazione è positiva quando, al crescere di una variabile anche l'altra tende a crescere; è negativa quando al crescere di una l'altra tende a diminuire.

I metodi d'inferenza statistica
I diversi gradi di variabilità dipendono anche dal caso, sono dovuti a variabili non controllabili: la casualità, gli errori di misurazione.

La significatività statistica
L'inferenza che ci si propone di calcolare costituisce l'ipotesi di ricerca, ovvero quello che ci si aspettadal risultato. I metodi di inferenza statistica permettono di calcolare la probabilità che l'ipotesi di ricerca sia errata. Più bassa è, maggiore è il grado di certezza della correzione della ricerca. i risultati sono statisticamente significativi se la probabilità che l'ipotesi sia errata è inferiore al 5%.

Gli elementi di un test di signifivatività statistica
In ogni test di significatività statistica un primo elemento è la grandezza dell'effetto oservato. I risultati sono più significativi quando è più grande la differenza nei valori della variabile dipendente, oppure il coefficiente di correlazione. Numero di soggetti o di osservazioni: più grande è il numero di soggetti, più alta la probabilità che siano significativi. Variabilità: quella all'interno di un gruppo può essere interpretatacome stima diretta della fluttuazione casuale a cui è soggetta la variabile dipendente, ovvero del grado in cui la variabile dipendente è influenzata da vaiabili incontrollabili. La probabilità che la differenza tra le medie di due diversi gruppi sia significativa aumenta se : aumentano le grandezze delle differenze tra le medie dei gruppi. Aumenta il numero dei soggetti in ciascun gruppo. Diminuisce la variabilità dei dati entro ogni gruppo.

Come si minimizzano gli errori e i vizi sistematici nella ricerca
L'erroresi riferisce alla variabilità casuale nei risultati. Non è un problema devastante, perchè tenendo conto della deviazione standard, si possono ricalcolare i dati. Esempio: un principiante  che deve centrare un bersaglio, anche se non colpisce il centro, la media dei suoi colpi sarà attorno a quello. i vizi sistematici, invece, sono quegli effetti non casuali provocati da uno o più fattori estranei all'ipotesi di ricerca. Costituiscono un problema molto grave, perchè le procedure statistiche non sono in grado di identificarli. Gli errori e i vizi sistematici possono presentarsi allo stesso momento.

Vizi di campionamento
Sono dovuti al modo in cui gli individui vengono scelti o assegnati ai grupi. Se i menbri di un gruppo differiscono in modo sistematico dai membri di un alro gruppo sperimentale, allora quel gruppo costituisce un gruppo viziato.

Vizi di misurazione
Una procedura di misurazione è affidabilese produce risultati simili ogni volta che viene applicata ad un particolare soggetto in u particolare insieme di condizioni ambientali. una procedura di misurazione è valida quando è effettivamente in grado di misurare o predire ciò che si intende misurare. Una misura può essere affidabile ma non valida. Se una procedura è in grado di misurare la caratteristica che intende valutare, questa ha validità evidente. per accertare la validità di una misura si può correlarne i valori con un'indice più diretto della caratteristica che si vuole misurare. L'indice più diretto è definito ilo criterio, la sua validità, validità di criterio.

Vizi prodotti dalle aspettative degli osservatori o dei soggetti
Gli osservatori nutrono desideri e aspettative, che possono influenzare sia il loro comportamento sia ciò che osservano. Da qui derivano vizi sistematici di ricerca, ovvero effetti delle aspettative dell'osservatore. Un ricercatore può trasmettere involontariamente al soggetto le proprie aspettative e influenzarne il comportamento (vedi Bravo Hans).

Come evitare gli effetti delle aspettative dell'osservatore in un tipico esperimento
In un esperimento l'obiettivo è eliminare gli effetti delle aspettative dell'osservatore, in modom da rendere possibile l'osservazione non distorta di altri effetti. Un ricercatore che si aspetta un determinato comportamento, può inavvertitamente inviare segnali. Le aspettative dell'osservatore possono influire sul suo stesso giudizio, ovvero potrebbe essere lui ad interpretare i dati in un certo modo a seconda di quello che si aspetta succeda. Per evitare questi effetti si applica l'esperimento in singolo cieco, ovvero un esperimento nel quale l'osservatore è tenuto all'oscuro delle aspettative.

Come si evitano gli effetti legati alle aspettative del soggetto
Anche i soggetti possono nutrire delle aspettative proprie riguardo all'esperimento: si parla di effetti delle aspettative del soggetto. Per evitare che i risultati di uno studio siano influenzati dalle loro aspettative, i soggetti dovrebbero essere tenuti all'oscuro del trattamento. L'esperimento in cui sia il soggetto che l'osservatore sono tenuti all'oscurio si chiama esperimento in doppio cieco. Non sempre è possibile tenere il soggetto all'oscuro es. trattamento psicoterapeutico.

Problemi etici della ricerca psicologica
Nelle ricerche sull'uomo ci sono tre punti etici fondamentali: il diritto delle singole persone alla privacy; i possibili disagi o danni che una procedura di ricerca potrebbe arrecare; il ricorso all'inganno, previsto da alcuni protocolli sperimentali. In una piccola percentuale di esperimenti, l'inganno è necessario per studiare i comportamenti dei soggetti. Alcuni si sono opposti a questo, poichè è un mezzo non etico e mina la possibilità di ottenere unn vero consenso informato. Altri lo giustificano perchè senza di questo non si riuscirebbero ad ottenere determinate informazioni. Il tipo di inganno è una <bugia innocente>, svelata alla fine della sessione; ottenere un vero consenso informato. Riguardo gli esperimenti con animali, molti pensanoche certe procedure che non sarebbe etico applicare all'uomo siano invece applicabili alle altre specie animali, senza infrangere nessun principio etico. Con animali si possono condurre incroci selettivi, controllare le condizioni ambientali di crescita e intervenire chirurgicamente sulla loro fisiologia. Questi studi possono arrecare sofferenza agli animali, ama alcuni controbbattono che la sofferenza di questi è sacrificata per portare benessere maggiore agli uomini e agli altri animali.

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